Il ct della Nazionale è implicato nel filone di Cremona del processo per calcioscommesse.
E’ il giorno del giudizio per Antonio Conte: colpevole o assolto dall’accusa di frode sportiva per AlbinoLeffe-Siena del maggio 2011. Il verdetto sul c.t. della Nazionale (e prossimo allenatore del Chelsea) è di sicuro il piatto forte del menu sostanzioso che sarà servito questa mattina nel Tribunale di Cremona. Toccherà al giudice per l’udienza preliminare,Pierpaolo Beluzzi, leggere la sentenza-ordinanza sul rito abbreviato chiesto dagli avvocati del tecnico azzurro, ma sono attese anche altre decisioni importanti: cira una novantina di persone rischiano di andare a processo con accuse molto gravi (come l’associazione per delinquere transnazionale finalizzate alla frode sportiva), tra loro ci sono Beppe Signori, Cristiano Doni, Stefano Mauri, Gigi Sartor e Mauro Bressan. Non solo, c’è un minima possibilità che l’intero processo sia spostato da Cremona se il gup dovesse accogliere la richiesta d’incompetenza territoriale avanzata da alcuni avvocati. Più facile che questo accada solo per alcune partite: lo stesso pm Roberto di Martino è favorevole a questa ipotesi.
LA SPINA DI CONTE — Nell’economia dell’inchiesta sul calcioscommesse (primi arresti nel giugno 2011) che ha scoperchiato un malaffare diffuso in tutti i campionati con la criminalità organizzata pronta a corrompere i calciatori con proposte fatte persino nei ritiri, la vicenda legata a Conte è davvero marginale. Lo si capisce anche dalla pena chiesta da Di Martino per Conte: sei mesi con la condizionale. Una singola forde sportiva non collegata alle scommesse. Ma sul piano mediatico il nome del c.t. è stato il più gettonato (anche dai giornali stranieri): Conte si è sempre proclamato estraneo alla vicenda (la stessa gli è costata ai tempi della Juve 4 mesi di stop inflitti dalla giustizia sportiva per omessa denuncia) avvenuta quando era sulla panchina dei toscani. Il pm invece lo accusa di aver dato il “benestare” alla combine dell’incontro e fa leva sulle testimonianze del pentito Carobbio e Coppola. L’accusa ha chiesto una condanna a 4 mesi anche per Angelo Alessio, vice di Conte in quel periodo e anche oggi in Nazionale.
GLI ALTRI — Stamani la giornata inizierà molto presto: alle 9 e 30 ci sarà il lungo appello degli avvocati degli imputati (oltre 100), poi il giudice tirerà le somme della maxi udienza preliminare: in un paio di ore si deciderà il lavoro di oltre 4 anni d’indagini serrate condotte del procuratore capo Roberto di Martino in collaborazione con la Mobile di Cremona e lo Sco di Roma. Il primo passaggio dovrebbe essere legato ai riti abbreviati (altri 5 oltre a Conte e Alessio) degli imputati che hanno scelto il processo “allo stato degli atti”. Poi ci sarà da sciogliere le varie eccezioni e valutare i patteggiamenti richiesti. Infine ci sono da gestire le richieste di processo fatte dal pm per un’altra novantina di imputati. Tantissimi i calciatori o ex: oltre a quelli già citati, ci sono anche Stefano Colantuono (ex tecnico di Atalanta e Udinese), Cristian Bertani, Omar Milanetto, Sergio Pellissier, Claudio Terzi e molti altri atleti e dirigenti di squadre di Serie A, B e Lega Pro.
Fonte: gazzetta.it