Calciatori senza rimborsi e lasciati soli dalla società prendono una drastica decisione.
Prima l’intervista al sito del Messaggero di mister Perrotti (che aveva parlato della situazione esplosiva nel San Cesareo e denunciato di «essere stati lasciati soli»), ora il comunicato dei calciatori del San Cesareo (Serie D girone G), che domenica dovrebbe scendere in campo contro il Rieti per conquistare la vittoria, unico appiglio per sperare di giocare i play-out. Un comunicato in cui i calciatori si dicono «stanchi per le troppe promesse non mantenute da parte della società, per la poca chiarezza riguardo le voci su un eventuale cambio di proprietà, per le tante chiamate che non hanno mai avuto risposta».
I giocatori hanno quindi deciso, di comune accordo tra loro, «di ricorrere ad un comunicato stampa con la speranza che venga letto soprattutto dalle persone a cui è diretto lo stesso. Nonostante le continue avversità avute durante la stagione, abbiamo sempre cercato di fare il massimo: ci siamo sempre comportati in modo esemplare senza mai lamentarci di situazioni che spesso e volentieri non erano dipese da nostre colpe. Siamo giunti alla fine di una stagione nella quale, nonostante tutto, abbiamo ancora una minima possibilità di agguantare i play out e stiamo cercando di preparare al meglio una partita che per noi è fondamentale. Arrivati a questo punto teniamo a ricordare a chi di dovere che la squadra dovrebbe ancora percepire tre rimborsi: non sappiamo minimamente le intenzioni della “proprietà” riguardo questo, ma teniamo dire che questo continuo e fastidioso vociferare comincia a diventare pesante. Per questo vogliamo risposte concrete che sono facilmente interpretabili…»
In mancanza di risposte, scrivono ancora i calciatori, «la squadra non assicura la presenza in campo domenica prossima. Noi tutti teniamo a dire che, tra le molteplici chiacchiere sentite, in quest’ultimo periodo ne abbiamo sentita una che parla di un possibile fallimento. Ci auguriamo perciò che gli accordi e le strette di mano di inizio stagione vengano rispettati anche se questa voce non sarà solo tale». La lettera dei giocatori del San Cesareo termina esprimendo «la speranza che questo gesto porti a qualcosa».