Strana storia quella di Matteo Serafini ed il Venezia.
Ad inizio dello scorso campionato era la punta di diamente dell’ambizioso Venezia che voleva a tutti i costi abbandonare la Serie D e Matteo Serafini non ha deluso le attese in una categoria dove non aveva mai giocato. 20 gol in campionato +1 nella Poule Scudetto ma probabilmente non basteranno per strappare la riconferma anche per il prossimo anno in Lega Pro ai lagunari.
Nell’intervista rilasciata a trivenetogoal.it traspare tutta la sua delusione: “Sono dispiaciuto della situazione che si è venuta a creare; se devo essere sincero mi aspettavo una diversa considerazione dopo aver segnato 21 gol e aver contribuito alla promozione. Sia chiaro, so bene che la Lega Pro non è la Serie D, ma l’anno precedente avevo fatto 13 gol con la Pro Patria e la categoria la conosco molto bene. So anche molto bene quanti anni ho, per questo non pretenderei nulla, non certo di giocare sempre. Ci mancherebbe.
Se ho scelto il Venezia un anno fa è perché credevo in questo progetto e in questa società. Possibilità di rimanere? Non è ancora certo che vada via, però ci sono buone possibilità che succeda. Io spero ancora di rimanere. E questo mi dispiace, la situazione non è facile. Sono molto legato all’ambiente e alla tifoseria, se dovessi andare via cercherei una soluzione il più vicino possibile a Brescia, dove abito.
La Triestina? L’interesse fa sempre piacere, ma devo fare una riflessione ampia se dovessi andarmene. Il rapporto con Favarin? Ho saputo che la società ha scelto di cambiare, le ambizioni del presidente e del direttore sono alte e lo dimostrano le mosse che stanno facendo. Con Favarin ho avuto un rapporto più distaccato rispetto a Favaretto, lui ha sempre mantenuto certe distanze, ma ho sempre avuto rispetto del suo ruolo e continuo ad averne. Gli auguro il meglio”.