Dichiazioni decise dopo la retrocessione.
La Lupa Roma è retrocessa in Serie D dopo lo spareggio playout contro il Prato. Il presidente Alberto Cerrai, in una intervista al Messaggero, non mostra peli sulla lingua e attacca le istituzioni romane che non hanno voluto la sua squadra. Sul futuro lancia un vero e proprio aut-aut.
“Nel momento in cui ci siamo ritrovati tra i professionisti, ho provato a bussare a tutte le porte alla ricerca di un impianto dove giocare, ma senza risultati. Nessuno mi ha mai voluto aprire una porta così sono stato costretto a girovagare a Frascati, Fiumicino e Aprilia. Ci sono impianti come il Flaminio, la Stella Polare e il Tre Fontane che ho proposto di eseguire a mie spese i lavori di adeguamento ma nessuno mi ha mai ascoltato. Ho fatto tentativi anche per il campo dell’Astrea a Casal del Marmo e per il Salaria Sport Village ma il cuore di questa città è davvero ingrato, nessuno mi ha mai fatto sentire parte di Roma“.
La retrocessione in D ne è la logica conseguenza? “No, li è stata colpa mia. Ho sbagliato a gestire la stagione e ne pago le conseguenze. Devo dire che non me l’aspettavo, ma so accettare serenamente le sconfitte. L’azienda Lupa Roma non ha avuto illeciti o problemi economici e ha valori etici e morali che nessuno può mettere in dubbio”. Se tutto andrà bene comunque cambieremo solo in parte e ci chiameremo Lupa Roma Tivoli, città dove andremo a giocare“.
E sul futuro della società: “Farò domanda di ripescaggio, ma se la respingono mando tutto all’aria. La Serie D non la faccio. Porto tutto in Lega e saluto ma non credo ci saranno problemi. Sono anche pronto a pagare i 250mila euro necessari per essere ripescati, anche se non ritengo giusta questa tassa”.
Il campo di gioco? “Se faremo ancora la Lega Pro andremo di nuovo fuori Roma. Ho avuto risposte concrete dagli amministratori di Tivoli, che faranno un bando di gara, attraverso il quale speriamo di poter giocare allo stadio Galli. Dopo i lavori sposteremo la sede lì, cosi ufficializzeremo l’addio definitivo a Roma, che così non potrà più avere tre club tra i professionisti. Cambierà leggermente il marchio e ci chiameremo Lupa Roma Tivoli“.