La Sampdoria, ma anche società di B e di Lega Pro tremano di fronte alla situazione finanziaria della Gable.
Guai in vista per la Sampdoria di Massimo Ferrero? Stando a quanto riporta L’Espresso, sì: per Ferrero, scrive il settimanale, è appena arrivato da Londra “un filotto di brutte notizie che mette a rischio l’equilibrio dei conti, già piuttosto precario, della squadra genovese”. Ma andiamo con ordine.
LA VICENDA — Tutto ruota attorno alle vicende della Gable, compagnia di assicurazioni in gravi difficoltà finanziarie, che lunedì 12 settembre ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa inglese. Nulla da dire, se non fosse che, secondo quanto scrive il settimanale – che ha consultato un file di documenti riservati – almeno un terzo delle 60 squadre di Lega Pro ha potuto iscriversi al campionato grazie alle fideiussioni siglate nel giugno scorso dalla compagnia che ora si trova sull’orlo del fallimento (le norme federali impongono una fideiussione da 350 mila euro per accedere al campioanto di Lega Pro e di 800 mila per la B). Nell’elenco ci sarebbero anche alcune squadre di Serie B, tra cui il Bari, mentre la Samp avrebbe ottenuto dalla Gable una garanzia sui debiti del calciomercato che ammontano in totale a circa 12 milioni di euro.
L’ELENCO — L’elenco delle squadre di Lega Pro che avrebbero beneficiato delle fideiussioni della Gable comprende Akragas, Arezzo, Casertana, F. Andria,Fondi, Lupa Roma, Maceratese, Matera, Melfi, Mantova, Messina, Modena, Olbia, Pordenone, Reggina, Siena, Santarcangelo, Siracusa, Taranto e Venezia: la società con uffici a Londra ma sede legale a Vaduz, in Liechtenstein, avrebbe siglato 20 polizze del valore di 350 mila euro ciascuna. Il prezzo delle azioni Gable è crollato del 90% nell’arco di un anno: la società ha interrotto la vendita di polizze e assicurato che onorerà gli impegni assunti, ma il settimanale si interroga su quali garanzie può dare un gruppo che attraversa una fase così economicamente grave. E sottolinea il ruolo degli organi di controllo della Figc, che “non hanno avuto nulla da obiettare di fronte alla proliferazione di polizze targate Gable”.
Fonte: gazzetta.it