L’obiettivo del club del giornalista di SportItalia non era il primo posto ma la campagna acquisti faceva credere comunque in un campionato di vertice ed invece…
Il direttore di SportItalia Michele Criscitiello è dalla scorsa estate il presidente della Folgore Caratese, club che milita nel girone A della Serie D.
In estate il club ha costruito una squadra ambiziosa puntando su due bomber del calibro di Simone Simeri e Luca Di Renzo, una coppia che nella scorsa stagione ha messo a segno un totale di 34 reti in Serie D. L’obiettivo dichiarato è da sempre stato la salvezza ma l’importante calibro dei tanti calciatori acquistati faceva pensare che la squadra potesse addirittura ambire al successo ma finora le cose sono andate male. L’attacco ha fatto il proprio dovere ma la squadra prende troppi gol (ben 9) e soprattutto perde, che alla fine è quello che conta. Il club è ora 15esimo in classifica con appena 4 punti all’attivo.
Il tecnico Alessio Pala sembrava sul punto di essere esonerato ed invece avrà ancora un’altra possibilità, si giocherà tutto domenica nel match contro la Pro Settimo Eureka.
Intanto il presidente Criscitiello attraverso un editoriale su tuttomercatoweb.com tuona contro la Lega Serie D e l’AIA:
«Da due mesi mi diverto come Presidente di una squadra di serie D, la Folgore Caratese – si legge nell’editoriale – E’ una squadra completamente nuova, io avrò commesso mille errori perché è un ruolo nuovo. Ma, vi dico, che mai consentirò che sia qualcun altro a decidere il mio destino. Chi crede che sia una persona manovrabile ha sbagliato indirizzo e neanche ha idea di dove sono capace di arrivare finché non vedo pulizia e onestà in un sistema marcio e corrotto […] Due settimane fa scrissi a Presidente di Lega e designatore dell’AIA perché stanno giocando ad un gioco che non mi piace. Ho chiesto espressamente che vengano allo scoperto e se vogliono colpire il sottoscritto la sede è Via Giovacchino Belli 14 Milano. Ma non accetterò mai soprusi. Voglio perdere perché siamo scarsi (sicuramente lo siamo) oppure per un gol sbagliato. Non ho mai chiesto favori ma neanche pagherò per decisioni esterne. Il mio voler fare il Robin Hood mi ha portato a giocare in 9 uomini o quando è andata bene in 10 e ad aver avuto in 5 giornate 4 rigori contro e zero a favore. 3 gol realizzati e non convalidati. Non sapevo di aver preso in difesa Riina e Provenzano».