L’operazione è denominata “Mai una gioia”.

La polizia (foto repertorio)

Ultrà dell’Atalanta e spacciatori. Nel bergamasco una vasta operazione della Polizia denominata “Mai una gioia” ha portato all’arresto di 26 persone (11 custodie cautelari in carcere, 7 arresti domiciliari, 3 obblighi di dimora e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenute responsabili di traffico e spaccio di droga, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. A questi si aggiungono altri 14 indagati a piede libero, 5 arresti differiti (compresi nei 26).

In totale sono 41 gli indagati, 30 i destinatari di Daspo, 10 provvedimenti di sospensione della licenza nei confronti di altrettanti gestori di esercizi commerciali bergamaschi.

Dalle indagini – condotte dalla Squadra mobile di Bergamo e dallo Sco della Polizia di Stato – è emerso che il gruppo, in prevalenza ultrà nerazzurri, prima di assistere alle partite, acquistava e assumeva cocaina nei pressi o anche dentro lo stadio, incappucciandosi poi per compiere azioni violente.

Le indagini, avviate nel settembre del 2015, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico di un gruppo di italiani, nonché di un cittadino albanese e di uno serbo, in prevalenza ultrà dell’Atalanta, dediti alla cessione di ingenti quantitativi di droga, anche tra i tifosi della tifoseria stessa. Tra gli indagati anche un settantatreenne e un sessantatreenne. La modalità di azione, con il consumo di droga nei pressi dello stadio seguito dalle violenze, è stato accertato anche prima degli scontri avvenuti, nel gennaio 2016, nel centro di Bergamo, dopo la partita contro l’Inter, che ha portato a contestare anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale, riconducibile a condotte violente attuate al termine dell’incontro. Ulteriori dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà in questura a Bergamo alle 11.