Il club ora è ad un bivio.

Il pallone sgonfio

“Impossibile andare avanti, alcuni di noi hanno versato sudore dal primo giorno di ritiro fino all’allenamento odierno. Otto mesi nei quali l’unico appiglio che abbiamo avuto è stato l’affetto sconfinato dei tifosi. Molti, pur potendo scegliere di andare via, hanno comunque mostrato il proprio amore per la maglia rossoblù. Una scelta dettata anche dalle promesse dei nuovi dirigenti, che hanno garantito una situazione economica migliore e una maggiore stabilità societaria, che ci avrebbe permesso di concludere in modo dignitoso la stagione, grazie anche alla risoluzione dei problemi personali che nella prima parte della stagione hanno coinvolto il presidente Cerolini”.

Questa la nota dei giocatori della Civitanovese, alcuni “ragazzi poco più che ventenni si trovano a gestire realtà molto più grandi di loro. Un disagio che tocca nella vita personale e che sta spingendo molti di noi a voler lasciare definitivamente lo sport che amano. Pur restando grati all’amore sconfinato dei tifosi che hanno sempre supportato il nostro lavoro, fatto di sacrifici e allenamenti quotidiani anche di mattino e pomeriggio tre volte la settimana per sopperire alle nostre lacune tecniche, oggi, con profondo dolore diciamo basta. Chi se la sente di rimanere farà la sua scelta in base alle proprie disponibilità economiche e mentali. Chi invece sceglierà di andare via, speriamo che venga compreso e rispettato da questa piazza”. Sarebbero una decina i giocatori che hanno detto addio, tra questi Calvarese, Baiata, Battisti, Cichella, Ferrieri, Rapagnani. E’ un vero e proprio ammutinamento in attesa di una risposta chiara della società. Tutto tace, sede chiusa (foto by Civitanovalive). Ora la Civitanovese è ad un bivio: in campo con la Juniores o ci sarà il ritiro dal campionato.

 

 

 

 

 

 

fonte: marcheingol.it