Scatta la chiusura dello stadio del Gela per insulti razzisti al portiere avversario del Gela.
Dopo l’accusa sui social del portiere della Nocerina, Maurice Gomis per insulti razzisti, scatta la chiusura dello stadio del Gela per i tifosi locali per la prossima partita contro Palazzolo.
L’atleta italo-senegalese accusa, tramite un post su Facebook, i tifosi del Gela di insulti razzisti nei suoi confronti durante la partita allo stadio Presti. “Oggi, la mia squadra ha giocato a Gela contro il Gela, e nell’ occasione ho ricevuto numerosi ululati ad ogni mio tocco di palla.. La mia domanda è.. Perché ? Cos’ ho io di diverso dalle altre persone ? Perché dovrei essere richiamato in questa maniera ? L’ignoranza non ha davvero limiti, scrive sul suo profilo.
Fratello degli altri due portieri Alfred della Spal e Lys della Paganese, è cresciuto nelle giovanili del Torino per poi passare al Delta Rovigo, collezionando 4 presenze in Serie D. Dopo l’esperienza al Mestre è passato al Cuneo 32, squadra della sua città natale, in cui ha ottenuto la promozione in Lega Pro.
Citando il comunicato ufficiale lo stadio rimarrà chiuso ai tifosi locali: “Per avere propri sostenitori (circa 40) rivolto, per la intera durata della gara, espressioni dal chiaro contenuto discriminatorio per motivi di razza all’indirizzo di un calciatore avversario.” Dalla tribuna coperta nessuno si è accorto di eventuali ululati, fischi o insulti razziali.
Si ricorda come poche settimane fa alcuni tifosi della Lazio abbiano usato adesivi con l’immagine di Anna Frank con la maglia della Roma e scritte antisemite di ogni tipo, durante Lazio-Cagliari. L’ennesima vergogna del calcio della capitale, ad opera di un gruppo di ultrà paradossalmente già squalificati per razzismo. Dunque continua la serie di episodi di insulti e cori razziali sia nelle serie minori del calcio italiano, sia in Serie A.
La situazione del girone I di Serie D