L’attacco italiano ha vissuto un periodo molto difficile, dopo il mondiale vinto e il ritiro dalla nazionale dei vari Totti, Del Piero, Toni, Gilardino e Inzaghi è mancato il ricambio generazionale, a testimonianza di ciò due eliminazioni ai mondiali 2010/2014,e una clamorosa mancata partecipazione nel 2018.
Dopo questo medioevo però forse si inizia ad intravedere la luce,Federico Bernardeschi dopo la partita di Torino ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli, l’altro Federico, Chiesa, il gioiello della Fiorentina, non smette di stupire e sul mercato è conteso tra molti grandi club, Lorenzo Insigne ha portato il napoli al secondo posto in campionato e ai quarti di europa league.
L’unica incognita è la punta centrale ma tra 4 anni potrà essere sbocciato il talentuoso Moise Kean,classe 2000 della Juve, o potrà inaspettatamente esserci Mario Balotelli che ha riconquistato la fiducia al Marsiglia e ha già stupito con la maglia della nazionale nell’europeo del 2012.
E chi rimpiange i bomber del passato e non da una possibilità a questi giovani dovrebbe ricordare che negli ultimi anni abbiamo giocato con Pellè, Giaccherini e Eder, buoni giocatori, ma la maglia azzurra ha bisogno di altro.
Vedremo se la nuova generazione darà soddisfazioni al popolo italiano, intanto ce li godiamo nel nostro campionato e nelle competizione europee sperando che facciano esperienza e si preparino per le prossime competizioni con la nazionale, domani alle 8:45 nell’importante appuntamento contro la Finlandia le prime risposte e Mancini amante dei giovani potrà sorprenderci.