Delio Rossi da due settimane è il nuovo tecnico dell’Ascoli Calcio. Questa volta la sfida che deve fronteggiare è molto impegnativa: far rimanere l’Ascoli in Serie B. L’allenatore romagnolo eredita una squadra che occupa le ultimissime posizioni del campionato cadetto. L’Ascoli davanti segna poco, mentre dietro sembra avere diversi problemi di assetto. Il gioco prodotto ha fatto esultare i bianconeri solo una volta quest’anno, nella partita contro la neopromossa Reggiana. Era il 20 ottobre 2020. Rossi è stato chiamato a sostituire Bertotto, altro nome noto agli appassionati del pallone, per riportare i marchigiani in posizioni di classifica più tranquille, invertendo da subito una rotta che fin qui è sembrata molto pericolosa.
PERCHÉ’ DELIO ROSSI?
Il tecnico ha il palmares adatto a compiere imprese di questo calibro. Allenatore dal 1990, Rossi vanta panchine prestigiose come quelle di Atalanta, Fiorentina e Lazio con cui vinse anche una Coppa Italia nella stagione 2008/2009. Rossi ha dimostrato di saper lavorare con i giovani, adattando il suo modo di giocare in base ai giocatori a sua disposizione.
LE PRIME PARTITE
Il neo tecnico fino ad oggi ha guidato i marchigiani nelle ultime tre partite. Al debutto, ha subito una netta sconfitta nel derby dell’Adriatico contro il Pescara che è nella stessa tragica situazione dell’Ascoli. Dopo il derby ecco un’altra sconfitta, stavolta in terra Toscana contro il Pisa. I primi segnali di ripresa dei bianconeri si sono avuti nell’ultima giornata contro la Cremonese, centrando un buon pareggio esterno contro la Cremonese, un’altra diretta concorrente per la salvezza. C’è però una nota positiva, la tripletta messa a segno dalla punta Riad Bajic. Rossi deve assolutamente raddrizzare la rotta per far spiccare il volo al Picchio, che altrimenti sarà invischiato fino all’ultimo nella lotta per non retrocedere in C.
Enrico Romagnoli