Il calcio spagnolo trema. Con l’approvazione del decreto del ministro Garzon, 24 club tra LaLiga e Segunda Division saranno obbligati alla risoluzione dei propri contratti di sponsorizzazione con agenzie di scommesse.
Una decisione molto simile a quella italiana, contenuta all’interno del Decreto Dignità. Il successivo intervento dell’Agcom ha lasciato la libertà di informare statisticamente sulle probabilità di un evento e dio compararne le quote.
Sono nati così diversi siti che mettono a confronto i diversi portali per il betting online. Un esempio? Su truffa.net è presente un’analisi comparativa dei migliori siti di scommesse italiani.
Salve Real e Barcellona
Ecco la lista completa dei club spagnoli, di Liga e Segunda Division, più colpiti:
- Cadice – Dafabet;
- Granada – Winamax;
- Siviglia – Marathon bet;
- Valencia – Bwin;
- Betis Siviglia – Betway;
- Osasuna – Kirolbet;
- Alaves – Betway;
- Levante – Betway;
- Mallorca – Betpoint;
- Espanyol – Betway;
- Sporting Gijon – Interwetten;
- Leganes – Betway;
- Girona – Marathon bet;
Per ora, il provvedimento del ministro Garzon sembra risparmiare tutto ciò che non riguarda le sponsorizzazioni sulla maglia. E, in questo senso, sorridono Real e Barcellona. I loro accordi commerciali rispettivamente con Codere, Kok Sports e 1XBet non dovrebbero essere colpiti.
La notizia è stata accolta molto negativamente dalle società. Il governo però ha deciso di tirare dritto per la sua strada ma, sembra intenzionato a concedere una proroga alle società fino al 30 agosto del 2021.
Secondo LaLiga, le società rischiano di perdere più di 90 milioni di euro a causa della modifica dei contratti in essere con i bookmaker. Anche se saranno in grado di mantenere una qualche tipo di relazione, si stima una svalutazione delle sponsorizzazioni del 30% rispetto ad ora.
«Nel decreto che verrà approvato ad ottobre proibiremo alle società di calcio di pubblicizzare i bookmaker sulle loro maglie; è sconsiderato per i club siglare accordi per due o tre anni, che poi dovranno essere corretti», ha dichiarato Garzón.
La perdita di tali introiti per il calcio spagnolo, rischia di essere disastrosa considerando la già difficile situazione economica legata alla pandemia COVID19.
Nella storia della Liga, il caso più famoso di sponsorizzazione di agenzie di scommesse, riguarda il Real Madrid, che a lungo ha avuto come main sponsor sulla divisa di gioco, l’agenzia austriaca Bwin.
Proteste anche in Gran Bretagna
Anche in Inghilterra impazza la discussione riguardante la presenza sulle divise delle cosiddette “betting firm“.
Secondo un recente sondaggio 1/3 degli appassionati inglesi preferisce non acquistare la divisa da gioco della propria squadra se su questa è impresso il logo di una società di scommesse e ritiene insufficienti le misure adottate per limitare la pubblicità e le sponsorizzazioni dei siti di scommesse, oltre ad essere totalmente a favore del divieto assoluto della presenza dei bookmakers sulle maglie da gioco.
Ecco la lista completa dei club inglesi, tra Premier League e Championship, ad avere un bookmaker come main sponsor sulla maglia:
- West Ham – Betway;
- Wolverhampton – ManBetX;
- Crystal Palace – W88;
- Leeds – 32Red;
- Newcastle – Fun88;
- Burnley – Lovebet;
- Fulham – Betvictor;
- Norwich – Dafabet;
- Bristol City – Mansion Bet;
- Watford – Sportsbet.io;
- Reading – Casumo;
- Middlesbrough – 32Red;
- Stoke City – Bet365;
- Blackburn Rovers – IObet;
- Preston North End – 32Red;
- Huddersfield – Paddy Power;
- Birmingham – Boyle Sports;
- Nottingham Forest – Football Index;
- QPR – Football Index;
- Coventry City – Boyle Sports;
- Derby County – 32Red
Situazione in Italia
Hanno fatto scalpore le dichiarazioni del Presidente di Serie A, Dal Pino, a favore della reintroduzione, anche temporanea, degli sponsor di scommesse per cercare di alleviare la crisi economica dovuta alla situazione COVID in Italia.
Il Decreto Dignità del 2018 stabiliva infatti, il divieto «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro (nonché al gioco d’azzardo), comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media».
Per il calcio italiano, già in grave deficit, la cifra che sarebbe garantita (circa 100 milioni di euro, secondo Calcio e Finanza), sarebbe ossigeno puro.
Il caso storico più famoso nel nostro campionato, riguarda sicuramente il Milan, per anni sponsorizzato da Bwin, come per il Real Madrid. E proprio sotto l'”ala” degli austriaci, nel 2007 è arrivato l’ultimo grande successo europeo dei rossoneri, vincitori della Champions League.