Sapete qual è la realtà calcistica cittadina più piccola ad aver mai giocato in serie B? No, non stiamo parlando del Chievo Verona, la squadra di quartiere che ha scritto la storia sportiva nei primi anni duemila qualificandosi ai preliminari di Champions League nella stagione 2005/06. Si tratta di un piccolo paese dell’entroterra abruzzese con meno di 7000 abitanti. È la favola del Castel Di Sangro, comune in provincia di L’Aquila, che nel 1996/97 fece la sua prima comparsa in serie B. Una storia incredibile, che ancora oggi è famosa in tutto il mondo. Un vero miracolo sportivo che ha ispirato lo scrittore statunitense Joe McGinnis.
Il libro “The Miracle of Castel di Sangro”
“The Miracle of Castel di Sangro” nasce quasi per caso: Joe si trova in Italia per intervistare Alexi Lalas, il primo calciatore americano che mai abbia giocato in serie A. Durante la sua permanenza viene a conoscenza dell’impresa del Castello che conquistò la sua prima e unica promozione in B nella finale playoff ai danni dell’Ascoli. Lo scrittore decise così di seguire da vicino le gesta dei sangrini per tutta la stagione 1996/97. Il successo ottenuto dal racconto in UK e negli Stati Uniti fece conoscere le geste dalla squadra giallo-rossa in tutto il mondo.
La finale di Foggia: la favola continua.
La favola del Castello vede il suo lieto fine nella stagione 95/96. A Foggia, stadio Pino Zaccheria. Il Castel di Sangro affronta una l’Ascoli, sceso in C1 proprio quella stagione in concomitanza con la scomparsa del presidentissimo Costantino Rozzi. In campionato i bianconeri avevano sempre sconfitto i sangrini e potevano contare sui gol del capocannoniere del campionato Walter Mirabelli. Sulla panchina degli abruzzesi c’è però il “mago” Jaconi.
La partita è di quelle vere, ci si gioca tutto. Nessuno però riesce a sbloccare l’incontro che, anche dopo i supplementari, non vede prevalere nessuna delle due finaliste, Rigori.
Jaconi però ha l’intuizione giusta poco prima del fischio del 120° minuto. Sostituisce il portiere mandando in campo il 34enne Spinosa, secondo portiere che in quella stagione non aveva mai giocato. L’intuizione è geniale. Spinosa para il rigore decisivo proprio a Mirabelli.
Il Castel di Sangro è in B. Una squadra che ha sempre militato nei campionati inferiori e dilettantistici fino all’88/89 viene promossa tra i cadetti. Resterà nel calcio professionistico per 16 anni.
Il Castello oggi
I giallo-rossi sangrini riescono a centrare la salvezza nella stagione dell’esordio in B, retrocedendo solo nella stagione 1997/98. Ma, come tutte le cose belle, anche la favola del Castello tra i professionisti è finita. Nel 2005 la squadra fu radiata dalla serie D per problemi finanziari. Stessa sorte nel 2012, ennesima radiazione.
Oggi il Castel Di Sangro milita nel campionato di Eccellenza del Molise.
Enrico Romagnoli