Capita che una domenica sei seduto tutto tranquillo sul divano. Su Netflix non c’è ancora niente che ti attira. Allora, dal nulla, decidi di guardare Crotone – Torino; forse in preda a un istinto autolesionistico. Lo fai.
Nella stessa domenica capita che il Crotone, fanalino di coda della Serie A, rifili 4 gol al Torino riaprendo così la lotta salvezza. Ora le due squadre distano solo 5 punti: Crotone ultima a 15 e Torino terzultima a 20. Il Cagliari è un po’ più su, “salva” a quota 22.
Una dura lotta per la permanenza in A
Il Crotone ci ha già abituati a grandi imprese. Ricordate il campionato 16/17 con Davide Nicola in panchina, ora tecnico proprio del Torino? In quella stagione gli squali, così vengono soprannominati i giocatori del Crotone, si resero protagonisti di un miracolo sportivo. Ora tutto è rimesso in discussione. Solitamente, al giro di boa c’è già qualcuno con un piede nella fossa. Quest’anno tutto può ancora succedere.
Nessuno è ancora salvo
Quest’anno la Serie A propone un piatto molto ricco per gli amanti della lotta salvezza. In 13 punti ci sono ben 9 squadre: dal Bologna fermo a 28 fino al Crotone, fanalino di coda a 15 punti. Zone calde, caldissime, in cui basta sbagliare un paio di partite per sentirsi il fiato sul collo. Analizzando i giocatori in rosa, i cammini di Fiorentina, Parma, Torino e Cagliari hanno nettamente deluso le aspettative, bloccate in zone poco nobili di classifica. Grandi gli acuti di Sampdoria ed Udinese, che grazie ad una compattezza frutto delle idee dei tecnici Ranieri e Gotti e della qualità di singoli come Quagliarella, Keita Balde, Llorente, De Paul e Pereyra, sono in una zona più tranquilla e sicura.
Chi tornerà nel campionato cadetto? Chi invece troverà energie, forse nascoste, per rimanere in A? La lotta non è ancora finita.
Enrico Romagnoli