Terminata la partita con la Sampdoria con punteggio quasi tennistico Antonio Conte, intervistato dai giornalisti, rimane molto vago sul suo futuro…
Diversamente da Marotta che invece ha le idee molto chiare e che purtroppo delinea un quadro non proprio esaltante… anzi.
La festa per rimarcare la vittoria tanto agognato dello scudetto neroazzurro dopo così tanti anni c’è stata, in mezzo alla strada e non nello stadio San Siro vuoto e desolante come tutti ben sappiamo a causa del Covid.
Stadio che è stato testimone di un roboante 5 a 1 rifilato agli spauriti giocatori doriani che peraltro non avevano più niente da chiedere a questo campionato.
Al termine del match Antonio Conte è stato intervistato dai giornalisti SKY ed ecco le sue parole:
“E’ stata una vera e propria impresa, la squadra ha fatto qualcosa di strabiliante. Oggi si ricordano solo gli ultimi due mesi, ma è bene tenere a mente tutto il cammino iniziato ben due anni fa, anni in cui si è sofferto a testa bassa e lavorato tantissimo per raggiungere questo obiettivo appena centrato.
Forse non è stata la mia più grande vittoria, ma sicuramente è stata la più difficile: vincere a Milano con l’Inter non è per tutti e da tutti. L‘ultima sconfitta in campionato è stata proprio contro la Sampdoria nella gara di andata dello scorso 6 gennaio. Dopo questa caduta, su 19 partite, abbiamo ottenuto una fila di 16 vittorie e 3 pareggi. Non posso fare altro che applaudire questi ragazzi e fare i miei più vivi complimenti. Per me vincere è una droga e deve continuare ad esserlo per gli anni a venire”.
Il giornalista SKY ha poi cercato di punzecchiarlo sul suo futuro e ovviamente sui programmi per il prossimo campionato.
L’allenatore leccese ex Bari però non è caduto nel tranello ed è rimasto molto vago, queste le sue parole “Da fine stagione, come si dice, Dio vede e provvede. Ma non mettetemi in bocca parole che non ho detto e che non voglio dire in questo momento, anche perché in passato mi è capitato di non riuscire a godermi le vittorie. Questa con l’Inter invece me la voglio vivere fino in fondo”.
Dopo il match contro la Sampdoria ha parlato anche Beppe Marotta, in maniera pacata, elegante, ma decisa… qualità che lo contraddistinguono.
Ebbene ha messo l’accento sui problemi economici che gravano sulla Serie A ed anche sull’Inter.
Nonostante la vittoria del massimo campionato italiano, la squadra nerazzurra rimane pesantemente indebitata, il tutto amplificato dal periodo negativo Covid che ha inciso gravemente sui bilanci della società. Ecco le parole dell’amministratore delegato dell’Inter e consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A “Il modello di riferimento di oggi non è più sostenibile. È un periodo che vede i costi del lavoro che rischiano sempre di lievitare, una qualsiasi azienda sarebbe vicina al fallimento. E’ necessario fare affidamento sul contenimento dei costi e sulla valorizzazione delle risorse interne e in questo momento non è per niente facile. Non ci sono responsabilità da dare singolarmente, è una situazione che si è nata quando si erano già presi impegni contrattuali e non si poteva procedere altrimenti. La proprietà ha dispensato tantissimi soldi per vincere, ma non si potrà più andare avanti così, adesso si dovrà cercare di porre degli argini e dovremo lavorare per porre dei correttivi”.
Dalle parole di Beppe Marotta si evince che la società inizierà a chiudere i rubinetti fino a soluzioni drastiche come ad esempio chiedere una riduzione dell’ingaggio ai singoli giocatori.
Vedremo come si evolverà la situazione non certo rosea, adesso però è solo il momento dei festeggiamenti per i tifosi neroazzurri, i problemi saranno affrontati con calma tra poco.
Il momento attuale è tragico non solo per una squadra, ma per tutto il movimento calcistico e tutto ciò che ci gira intorno. Ad esempio si è calcolato che, a causa del lockdown dovuto alla pandemia, il giro di scommesse sul calcio sia calato del 40%, sintomo di una presa di distanza del tifoso medio; ciononostante è aumentato del 20% l’utilizzo del free bet ovvero la ricerca degli internauti dei migliori bonus di benvenuto per scommettere senza deposito.
Pertanto è evidente che il momento attuale è problematico un po’ per tutti, non solo per le società di calcio.