La situazione continua a essere delicata: la variante del Covid-19 nota come Omicron dilaga e sono necessarie delle contromisure che, visto l’andamento dei contagi, non possono che interessare anche il mondo del calcio in particolare, e dello sport in generale.
Il clima generale si conferma segnato da una profonda incertezza, con la serie B e la serie C in fase di stop, e giornate di campionato di serie A sospese, con possibili 0-3 decisi a tavolino e ovviamente contestati: tutto questo si riflette sulle quote riportate da bookmakers e casinò aams, nonché su umori e speranze di spettatori e squadre che si adattano allo scenario delineato dalle nuove disposizioni di Draghi e Gravina, per fronteggiare la pandemia.
Le ultime disposizioni
Per il mondo del pallone, non ci sono altre opzioni che quella di adeguarsi per l’ennesima volta al nuovo contesto segnato dal coronavirus. Nelle intenzioni del presidente del consiglio Draghi, come si capisce dagli ultimi provvedimenti da lui disposti, uno strumento cardine per la lotta al covid-19, anche nei campi di calcio, è e resta il Super Green Pass. La certificazione verde potenziata si rivela dunque essenziale per qualsiasi persona intenda accedere a uno stadio o a qualsiasi impianto sportivo: il riferimento dunque va a calciatori, pubblico, allenatori e dirigenti, nonché qualsiasi addetto ai lavori di altro tipo.
L’ovvia differenza rispetto alle disposizioni precedenti sta tutta nella perdita d’efficacia del tampone: chiunque voglia accedere a un evento calcistico, sia come giocatore, sia come spettatore, deve essere guarito dal covid-19 o deve essere stato vaccinato; non basta più un tampone negativo (utile al green pass standard, ma non più per il green pass “super”).
Return to play
Le pressioni di alcuni presidenti regionali, tra cui Tavecchio e Mossino, ha decretato un’importante semplificazione per il ritorno in campo dei giocatori che hanno contratto il virus covid-19 (ovviamente a patto di essere guariti dall’infezione). Sono stati ridotti in maniera importante i giorni di attesa per giocatori e giocatrici guariti (con passaggio dai 30 ai 7 giorni totali), con procedure estremamente semplificate e utilizzo di test ed esami meno dispendiosi.
Quella per il contenimento del contagio e la quarantena è diventata anche una battaglia tra Asl locali e Tar regionali, che in alcuni casi si svolge a favore della Lega Calcio e dei giocatori, e in altri casi no. I Tar di Piemonte, Campania e Friuli Venezia Giulia hanno infatti disposto – a sostegno della Lega Calcio e contro il parere delle Asl – l’uscita dalla quarantena dei giocatori di Torino, Salernitana e Udinese negativi al tampone. Non è accaduto lo stesso, invece, ai giocatori con tampone negativo del Bologna, ancora in quarantena per via del parere negativo del Tar dell’Emilia Romagna.
Le prossime giornate di campionato
Contatti diretti tra il presidente del consiglio Mario Draghi e il presidente della Federcalcio Gravina. Le intenzioni del premier Draghi sarebbero state orientate verso una sospensione del campionato di serie A o lo svolgimento di partite a porte chiuse. L’accordo raggiunto tra Draghi e Gravina ha invece assunto una connotazione diversa.
Le partite di serie B e serie C sono momentaneamente sospese e rinviate, ma il vero problema resta la serie A, che canalizza – com’è ovvio – un’attenzione maggiore da parte di giocatori e pubblico. Le difficoltà connesse al calendario, inoltre, rendono la situazione della serie A particolarmente delicata, ragion per cui decretare uno stop sarebbe stato sicuramente più complicato.
Il campionato di serie A sta andando incontro a delle giornate che saranno comunque disputate, anche se con disposizioni diverse. Per quel che riguarda la ventunesima giornata di campionato e la finale di Supercoppa di giorno 12 Gennaio, la regola resta quella della capienza al 50% per il pubblico degli stadi. Nuovo limite, invece, caratterizzerà la ventiduesima e la ventitreesima giornata di campionato, in cui il tetto massimo di pubblico è posto a 5000 spettatori. Le prossime partite, dunque, da giocare nei fine settimana del 16 e del 23 Gennaio – con decisione unanime dell’Assemblea della Lega Calcio – dovranno adattarsi di nuovo a delle limitazioni necessarie per il contenimento dei contagi.