Due anni fa il Covid fermava il campionato di Serie A e il Milan di Pioli stentava a guadagnare punti utili per la classifica. Poi, al rientro dalla pausa forzata, qualcosa è cambiato: la squadra rossonera ha cominciato a macinare vittorie su vittorie. E così è stato anche l’anno scorso, fino alla brutta battuta d’arresto nel girone di ritorno che ha decisamente consegnato lo Scudetto all’Inter di Conte.
In questa stagione, invece, la musica sembra diversa. Il Milan non può porsi limiti dopo il cammino intrapreso fino a questo punto dell’annata: in questo momento si trova in prima posizione, a tre punti dal Napoli e a sei dall’Inter (che ha una partita in meno, quella da recuperare contro il Bologna). Ma la squadra di Pioli sembra essere quella più in palla e, soprattutto, più forte mentalmente. Negli ultimi turni di campionato, il Milan ha infilato tre successi per 1-0 pesantissimi contro: Napoli (nello scontro diretto), Empoli e Cagliari. Tre vittorie che sottolineano come quella di Pioli sia una squadra matura e, probabilmente, pronta per vincere.
Milan: la forza sta nel gruppo
Quello di Pioli è un collettivo unito e soprattutto eterogeneo. Dai talenti in risalto come Theo Hernandez e Rafael Leao ai giovani promettenti come Tonali, Bennacer e Brahim Diaz fino all’esperienza di campioni dalla caratura mondiale come Giroud e Ibrahimovic. E proprio il centravanti francese si sta dimostrando decisivo per il Milan e nella lotta Scudetto. Olivier Giroud è stato protagonista di una doppietta fulminante (negli ultimi quindici minuti) nel derby contro l’Inter dello scorso 5 febbraio che ha, di fatto, stravolto le carte in tavola. La vittoria contro i nerazzurri risulta, ad oggi, decisiva per le sorti del campionato.
Non c’è poi da sottovalutare la “zampata” di Giroud contro il Napoli, allo stadio Maradona: un altro gol pesantissimo e decisivo in uno scontro diretto.
La bravura tattica e non di Pioli
C’è poi da evidenziare l’estrema bravura di Stefano Pioli, allenatore del Milan, nel disporre la sua squadra in campo in modo da esaltare la qualità di ogni singolo. Leao e Theo Hernandez, sulla fascia sinistra, sono diventati dei veri e propri diavoli per le squadre avversarie.
L’occhio per i talenti giovani
Infine, un plauso va fatto alla coppia mercato Maldini-Massara nel pescare diversi talenti, semi-sconosciuti, in giro per l’Europa. In particolare, il mercato francese è stato “saccheggiato” meravigliosamente dalla squadra mercato rossonera. Pierre Kalulu, che non aveva nemmeno esordito in Ligue 1, è stato prelevato dal Lione per la misera cifra di circa un milione di euro. Adesso il difensore ne vale almeno venti volte in più. Di Kalulu impressiona la sua duttilità (ha giocato sia come centrale che come terzino) ma soprattutto il coraggio di giocare certe partite ad alto livello, per la prima volta, con l’esperienza di un veterano. Lui e Tomori hanno costruito una cerniera difensiva impressionante, davanti a un Maignan che si è rivelato essere un ottimo portiere nonostante il duro compito di sostituire Donnarumma.