La Supercoppa UEFA lo incorona ancora re, ma le conquiste potrebbero non finire qui
Nessuno mai come lui. Con la vittoria contro l’Eintracht Francoforte nel match andato in scena lo scorso 10 agosto allo Olympic Stadion di Helsinki Carlo Ancelotti è diventato il tecnico più vincente anche nella storia della Supercoppa UEFA. L’ennesima conquista di “Re Carlo”, che con quattro edizioni messe in bacheca, le prime due guidando il Milan e le altre due il Real Madrid, ha staccato pure Pep Guardiola, fermo ai tre trofei vinti con il Barça. Anche in Finlandia non c’è stata storia: le reti di David Alaba al 37′ e di Karim Benzema al 65′ hanno trascinato i blancos verso il quinto successo nella competizione, anche se in certi momenti della gara sono serviti i soliti guantoni di Thibaut Courtois e la regia illuminata di Casemiro a centrocampo. Ma la scia vincente del Real pare destinata a proseguire, specie se c’è di mezzo un tecnico che a 62 anni va ancora a caccia di trofei e pesanti record.
La ricetta per vincere (non solo) la Champions
La ricetta non tanto segreta del trionfo delle merengues veniva confermata da Vinicius Junior in una intervista alla UEFA proprio prima della sfida contro l’Eintracht: l’attaccante brasiliano, a segno nella finalissima di Champions League vinta 1-0 lo scorso 28 maggio contro il Liverpool di Jurgen Klopp, ha spiegato che Ancelotti “è stato capace di tirare fuori il massimo da noi”, riuscendo come sempre a infondere “calma e fiducia” alla squadra. Marchi di fabbrica dei successi ancelottiani, rimarcati più che spesso dai suoi stessi calciatori e che hanno fatto che sì che il tecnico, alla sua prima stagione di ritorno a Madrid, riuscisse a stravincere anche la Liga (vantaggio di 13 punti sul Barcellona secondo) e la Supercoppa Spagnola in Arabia Saudita, battendo il Barça in semifinale per 3-2 e l’Athletic Bilbao 2-0 in finale.
La sfida a Guardiola-Klopp e i nuovi obiettivi
Cosa manca ancora a Re Carlo? Innanzitutto la sfida lanciata ancora una volta a Guardiola e Klopp per il UEFA Coach Of The Year, il riconoscimento che premia il migliore allenatore della stagione e che verrà svelato dal massimo organo del calcio europeo il prossimo giovedì 25 agosto. Ma gli obiettivi principali saranno come sempre i trofei di squadra, a partire da quella Liga che diventerebbe la 36esima nella storia del Real Madrid e che, stando alle quote sulla vincente del torneo già offerte da bookmaker come William Hill, vede i galacticos in leggero vantaggio sugli eterni rivali del Barça, mentre all’Atletico di Simeone sono date meno chance. Conoscendo il dna del tecnico, nel suo mirino ci sarà anche l”affezionata’ Champions League, sebbene il suo Real parta da quinto nella lavagna delle favorite, solo dopo Manchester City, Liverpool, Bayern Monaco e PSG.
Sfavoriti anche stavolta? Non ditelo a “Re Carlo”
Una sfiducia che non contagia uno che ha dimostrato di sapere bene come si ribaltano i pronostici di inizio annata. Al termine dell’ultima finale di Parigi, Ancelotti, parlando a Sport Mediaset, si era già voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa definendo la conquista della sua quinta Champions (la 14esima nella storia del Real) “sorprendente”, proprio perché “nessuno ci dava per favoriti“. Passaggi cruciali verso il trionfo nella finalissima contro i Reds sono state le rimonte nei doppi confronti con PSG, Chelsea e Manchester City. Ripetersi sarà difficile, ma con il tecnico più vincente delle competizioni UEFA (9 titoli europei e due in più di Ferguson e Trapattoni), sempre a caccia di nuovi record, in molti ci penseranno due volte prima di dare “Re Carlo” e il suo Real per spacciati.