L’asso portoghese si trova in uno dei momenti più difficili della carriera. Il Manchester United dell’allenatore olandese Erik Ten Hag non sembra il contesto adatto per il 7 di Ronaldo. Il momento difficile della squadra non aiuta di certo la continuità del portoghese, che nello scenario tattico dell’ex allenatore dell’Ajax, non riesce a trovare spazio.
Il romantico ritorno a “casa” non ha portato i frutti sperati. Il portoghese sognava di riportare in auge il Manchester United già dalla scorsa stagione, ma lo scarso assortimento della squadra e soprattutto la mancata qualificazione a questa edizione della Champions League, sono fattori che hanno fatto riflettere Cristiano Ronaldo e il suo entourage sul suo futuro.
Ronaldo aveva già pensato a un ritorno in Italia
CR7 è un animale da competizione che per brillare al meglio ha bisogno del palcoscenico dei migliori teatri calcistici europei. L’Europa League, competizione nella quale attualmente gioca lo United, non è di certo la vetrina che Cristiano Ronaldo cercava per mettere in mostra, ancora una volta, il suo immenso talento.
Mendes, l’agente del 7, aveva cercato in tutti i modi in estate di trovare una sistemazione al proprio assistito che potesse garantirgli la possibilità di giocare la Champions. I rumors più insistenti del calciomercato estivo riguardavano due squadre: l’Ateltico Madrid e il Napoli. La squadra spagnola, nonostante le voci sempre più frequenti, sembrava una soluzione pressoché infattibile, visto lo storico passato nel Real Madrid e il pessimo rapporto tra la tifoseria dei colchoneros e la personalità di Cristiano Ronaldo.
Il Napoli, d’altro canto, sembrava un’opzione più fattibile vista la predisposizione della tifoseria partenopea ad accogliere una stella del suo calibro.
Negli ultimi giorni di mercato, l’agente del giocatore e i due club avevano provato a intavolare una trattativa che prevedeva uno scambio di cartellini che coinvolgeva il fenomeno portoghese e l’attaccante nigeriano Victor Oshimen, più un conguaglio di 100 milioni di euro a favore degli azzurri. Il veto è arrivato da Luciano Spalletti che considerava cruciale la presenza del 9 azzurro per la sua idea di gioco.
Ronaldo in Italia già a gennaio?
Visto l’inizio di stagione da incubo dei red devils e i comportamenti dettati dalla frustrazione del portoghese, l’addio sembra ormai scontato già nella prossima sessione di calciomercato di gennaio. Il trasferimento del portoghese risulta complicato a causa dell’ingaggio altissimo che poche squadre potranno permettersi e della sua personalità non facile da gestire. Il Napoli in questo momento è una delle poche squadre finanziariamente solide che potrebbe anche permettersi di intraprendere l’investimento. Le quote su un suo arrivo a Napoli si sono abbassate, ma grazie al ritorno del bonus di benvenuto scommesse 22bet diventano di nuovo appetibili. La mossa di mercato, seppur esosa, verrebbe ripagata da tutto il marketing che gira nei dintorni di una stella come CR7. La sola vendita delle maglie, in pochi giorni, sarebbe in grado di ripagare lo stipendio dell’ex-Juventus; la fan base internazionale garantirebbe un ritorno pubblicitario gigantesco che aumenterebbe di gran lunga il prestigio del club partenopeo. Un imprenditore come De Laurentiis, presidente del club azzurro, saprebbe come sfruttare al meglio i diritti di immagini di una star che vanta quasi 500 milioni di follower su Instagram.
Ronaldo è la mossa giusta per il Napoli?
L’inserimento di un profilo del calibro di Ronaldo può portare anche alcuni lati negativi. Il Napoli è una squadra con degli equilibri psicologici e tattici che stanno funzionando a meraviglia. Un calciatore dalla fama così grande potrebbe andare a minare quella compattezza di squadra che tanto è stata ricercata da Spalletti.
Ronaldo vuole andare via dall’Inghilterra per poter cercare spazio da titolare in un club che possa valorizzarlo per permettergli di chiudere al meglio la carriera. In uno scacchiere come quello napoletano, in questo momento, faticherebbe a togliere il posto a un talento giovane e in ascesa come quello del georgiano Kvarastkhelia. Il futuro di Ronaldo dipende soprattutto dal mondiale che tra pochi giorni si giocherà in Qatar. La coppa del mondo sembra l’ultima vera occasione di CR7 per poter gridare al mondo il suo valore.