Ora che il Mondiale in Qatar è terminato con la vittoria dell’Argentina di Scaloni, è tempo di bilancio per questo torneo inusualmente disputato in autunno. Come si è potuto vedere durante la premiazione finale, è stato il mondiale della consacrazione definitiva di Lionel Messi, il quale ha letteralmente trascinato la Seleccion a vincere la sua terza Coppa del Mondo.
Lionel Messi: miglior giocatore del Mondiale in Qatar
Il talentuoso asso argentino, attualmente giocatore del PSG è stato non solo protagonista, ma anche autentico trascinatore, tanto da mettere in ombra tutte le altre stelle presenti a questa manifestazione. Sicuramente si è ritagliato un ruolo altrettanto importante il rivale-collega e compagno di squadra, Kylian Mbappé, 24 anni il 20 dicembre 2022, il quale ha già superato Pelé nella classifica delle reti realizzate ai mondiali. Anche lui ha avuto un ruolo da assoluto protagonista nella Francia, già campione del mondo nell’edizione 2018. Con una media realizzativa formidabile, dove in 7 incontri ha segnato ben 8 reti, una più di Messi, che però il Mondiale lo ha vinto da capitano e leader tecnico. Nonostante una tripletta realizzata in finale, la Francia non è riuscita a vincere il secondo mondiale consecutivo, cosa che nella propria storia era riuscita solo all’Italia nel 1934 e nel 1938 e al Brasile di Pelé nel 1958 e nel 1962.
Gli altri protagonisti del Mondiale in Qatar
Nonostante sia stata una edizione piuttosto anomala, per il periodo e per il luogo dove è stato disputato, questo mondiale verrà ricordato per diverse ragioni. L’assenza dell’Italia che da campione d’Europa in carica non si era qualificata alla fase finale del torneo, ma anche il flop di Germania, Belgio, Spagna e per certi versi anche di Portogallo e Brasile. La Germania, nonostante un palmares invidiabile, secondo solo alle vittorie del Brasile e a pari merito con l’Italia, è uscito ai gironi per la seconda volta consecutiva, così come era già accaduto agli Azzurri, che dopo la vittoria del 2006 in Germania, avevano fatto cilecca prima in Sudafrica nel 2010 e successivamente in Brasile quattro anno dopo. Anche il Belgio di Martinez è stato tra i flop del torneo, nonostante la schiera di calciatori di alto profilo, presenti in rosa. C’è da dire, con il senno di poi, che il Belgio era capitato in uno dei gironi più difficili del torneo, dato che figurano formazioni come la Croazia e il Marocco, entrambe semifinaliste del Mondiale. Tra le altre nazionali bocciate c’è poi la Spagna di Luis Enrique, eliminata agli ottavi di finale dal Marocco, che è stata la vera rivelazione del torneo. Merito di un gruppo molto forte dove spiccano giocatori come Amrabat della Fiorentina e Hakimi del PSG. Successivamente hanno deluso anche il Brasile di Neymar Jr. e il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che è apparso davvero in ombra rispetto al passato, tanto che il tecnico Fernando Santos lo ha spesso relegato in panchina.
Il mondiale tra luci e ombre del Brasile di Neymar Jr.
Diverso il mondiale di Neymar Jr. che però nemmeno stavolta è riuscito ad arrivare fino in fondo, nonostante abbia sfoderato prestazioni da vero campione. Del resto un campionato del Mondo può avere un solo re, visto che il calcio non è un gioco dove tutti possono sedere al tavolo principale. Forse per questo motivo alcuni campioni del calcio sono diventati negli anni appassionati di poker e di casino online, che negli anni passati sono stati sponsor importanti per il calcio internazionale di club, ma che attualmente stanno attraversando una fase di transizione.
Lionel Messi eguaglia Diego Armando Maradona
Questo del 2022 è stato il primo mondiale senza il grande numero 10 del Napoli e dell’Argentina, ma verrà ricordato ugualmente per i molti paragoni tra due giocatori di periodi e generazioni molto diverse. Pensate che nel 1986, quando Maradona vinceva il suo mondiale per l’Argentina di Bilardo, Lionel Messi non era ancora nato. Paragoni che lasciano in effetti il tempo che trovano, visto che Maradona appartiene a un’epoca differente, dove il calcio pur essendo un fenomeno mediatico e di massa importante, non era ancora così seguito e praticato in tutto il mondo, come lo è diventato ora. Perciò a ogni epoca il proprio campione e il talento che deve attraversare il proprio tempo. Questa sarà ricordata come l’epoca del dualismo tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, ma dove il campione di Rosario è riuscito a trionfare nella finale vinta contro la Francia del giovane campione Kylian Mbappé.