La vittoria contro la Juventus spinge il Napoli verso il sogno scudetto. Gli azzurri, infatti, possono vincerlo già domenica con una combinazione di risultati utili che vediamo insieme.
La vittoria contro la Juventus spinge il Napoli oltre l’ostacolo, verso un sogno scudetto che è sempre più concreto e vicino. Scommettere sul calcio, lo sappiamo, è una grande passione degli italiani e scommettere sul calcio online è una nuova abitudine che sta vivendo una crescita esponenziale nel panorama delle scommesse e del pallone. Immaginiamo, quindi, ieri cosa sia successo quando al 93esimo Raspadori ha segnato il gol della vittoria del Napoli. Pensiamo a tutti coloro che, scommettendo live, avranno visto scendere e salire le quotazioni delle due squadre in maniera vertiginosa, viste le tante occasioni da parte di entrambe.
I bianconeri, che hanno schierato Milik al posto di Vlahovic, sempre più evanescente, hanno anche segnato 2 gol, entrambi annullati ed entrambi molto contestati. Il primo, di Di Maria, è stato annullato per un fallo proprio di Milik su Lobotka ed è stato, tra i due, quello più discusso e quello più rimpianto dai tifosi juventini. Il Napoli, però, non ha mai smesso di provarci, con un carattere e una costanza che non gli sono mancati neppure nella doppia sfida con il Milan di Champions. Quello che ci sembra, infatti, dare ragione a Spalletti è che la squadra, nonostante tutto, sia sempre solidamente lì, con una voglia di vincere che rappresenta, davvero, il coronamento di un sogno per la città, per i tifosi che non hanno mai smesso di sognare in tutti questi anni.
33 anni di attesa, una città in subbuglio
I 10mila tifosi che hanno atteso la squadra al ritorno da Torino sono solo un assaggio, un piccolissimo aperitivo di quello che accadrà nei prossimi giorni. In pratica, se il Napoli dovesse battere la Salernitana e il giorno dopo l’Inter dovesse battere la Lazio, gli azzurri sarebbero matematicamente campioni d’Italia il 30 aprile. Se questo non dovesse avvenire si potrebbe, comunque, verificare la condizione favorevole contro l’Udinese, nel turno successivo. Lo abbiamo capito, è solo questione di tempo e va da sé che la sconfitta in casa della Lazio con il Torino abbia accelerato i tempi dello scudetto che, a dire il vero, ci è sembrato senza storia già da inizio campionato.
Uno scudetto sognato da 33 anni, da quel lontano 1990 in cui era Diego Maradona il capitano degli azzurri. Uno scudetto a volte molto vicino, come con Rafa Benitez o con Sarri qualche anno, sfiorato e mai raggiunto. Il popolo azzurro sogna e lo fa in grande, con striscioni in giro per tutta la città, fuochi d’artificio e l’orgoglio di un sud che, a distanza di tanti anni, torna protagonista nel calcio. Di Lorenzo, capitano di questo Napoli, ha detto di essere emozionato e di non riuscire a credere che sarà proprio lui, dopo Maradona, ad alzare la coppa della Serie A. Un’impresa storica, con tanti punti di distacco, una superiorità netta e buona pace delle avversarie perché quest’anno, senza ombra di dubbio, il Napoli ha meritato di vincere.