Settembre è un mese particolarmente amato dagli appassionati di calcio, quello vero e autentico, che si gioca in un rettangolo verde. Terminato il calciomercato, che tiene compagnia durante il periodo estivo, le rose delle squadre sono definite e, perlomeno sino a gennaio, si dispone della certezza che l’organico delle compagini europee non subisca alcun tipo di modifica.
Settembre, però, è decisamente gradito per un altro motivo: si alza il sipario sulla Champions, la competizione per club più importante e prestigiosa del mondo, sognata da qualsiasi calciatore, desiderio proibito di qualsiasi tifoso di calcio del Vecchio Continente. L’edizione 2023/2024, oltretutto, si presenta ai nastri di partenza – per la prima volta dopo vent’anni – senza la presenza di Messi e +, volati verso altri continenti per chiudere la loro splendida ed inimitabile carriera.
Non mancano, tuttavia, calciatori in grado di catalizzare l’attenzione degli appassionati della Dea Eupalla, indipendentemente dal fatto che facciano parte o meno delle squadre che hanno vinto più Champions League. Anzi, le due star più attese militano in compagini come Manchester City e Psg: la prima ha vinto in una sola circostanza il trofeo (lo scorso anno, attuale campione in carica), la seconda è ancora a secco di successi e in una sola occasione, nel 2020, è giunta all’atto finale della manifestazione.
Kylian Mbappé
Stiamo parlando, per quanto ovvio, di Kylian Mbappé e Erling Haaland, due giovani calciatori che è alquanto riduttivo definire “astri nascenti” del gioco più popolare del mondo: entrambi, infatti, sono ormai due top player assoluti, determinanti per i successi dei propri club e, nel caso del transalpino, della nazionale di appartenenza.
A venticinque anni, lo straordinario attaccante transalpino, che con l’addio di Messi e Neymar è diventato il leader indiscusso della squadra parigina, punta a vincere la Champions prima, con ogni probabilità, di dare l’addio al club che a suon di milioni di euro lo acquistò non ancora ventenne dal Monaco: la prossima destinazione di Kylan, salvo nuovi ed improbabili colpi di scena, è Madrid, dove l’attende il Real.
Erling Haaland
Discorso diverso per Haaland, diventato “Campione d’Europa” alla prima reale occasione in cui ha potuto competere per guadagnarsi tale scettro. Il norvegese sta vivendo la seconda stagione col City, squadra in cui militò anche il padre quando i Citizens erano ai margini del calcio che conta, ed è destinato a restare a Manchester per un lungo periodo.
Oltre a vincere la Champions per il secondo anno consecutivo, evento che non accade ad una squadra inglese dai tempi del Nottingham Forest (inizio anni ‘80), Erling è chiamato a concedere il bis nella classifica cannonieri, dominata lo scorso anno con 12 marcature. Ed in base alle quote proposte dagli esperti come Betway, non è un evento poi così remoto che Manchester City e Haaland riescano a concedere il bis.
Vinicius Junior
Un’altra attesissima stella di questa Champions League è, senz’ombra di dubbio, Vinicius Junior, straordinario talento verdeoro del Real Madrid. L’addio di Benzema, volato in Arabia Saudita dietro lauto compenso, rende ancor più centrale l’importanza del brasiliano, chiamato, a ventitré anni, al definitivo salto di qualità sotto il profilo della leadership. E col Bellingham ammirato in quest’avvio di stagione, il compito dell’ex talento prodigio della fulgida “cantera rubro-negro” del Flamengo risulta ancor più in discesa.
Harry Kane
Se, fin qui, abbiamo elencato tre talenti ancora in età giovanile (Mbappé, il più “vecchio”, ha solo 25 anni), vediamo ora a due attaccanti che, c’è da scommettere, saranno ancora protagonisti di questa Champions League nonostante l’età, ormai, non più verdissima: Harry Kane e Robert Lewandowski.
L’attaccante inglese ha lasciato il Tottenham, dove ha collezionato premi individuali ma non hai mai vinto alcun trofeo, per abbracciare la causa del Bayern Monaco e poter sollevare al cielo la Champions League, trofeo dove ottenne un inatteso secondo posto nel 2019 con gli Spurs. Il desiderio di laurearsi “Campione d’Europa”, però, resta vivo nell’animo dello straordinario bomber inglese, che spera di riuscire nel suo intento durante l’esperienza in terra bavarese
Robert Lewandowski
Chi, invece, è riuscito a vincere la Champions in quel di Monaco di Baviera è Robert Lewandowski, attuale “puntero” del Barcellona, capace di realizzare la bellezza di 91 reti nella massima manifestazione continentale per club, competizione dove si mise in mostra, oltre dieci anni fa, col Borussia Dortmund.
Il poker realizzato dal polacco con la maglia Schwarzgelben contro il Real Madrid nella semifinale di Champions del 2012/2013, da alcuni definita – non a torto – la massima espressione del gegenpressing klopponiano, resta una pagina indimenticabile nella storia della competizione. E il polacco, nonostante le 35 primavere, continua a timbrare il “cartellino del gol” con imbarazzante regolarità, in un Barcellona che pare essere tornato nuovamente competitivo anche in ambito continentale.