Fifa e Conmebol indagano sulla federazione calcistica del Brasile: a rischio non solo Copa America 2024 e la Copa Libertadores, ma anche il futuro di Ancelotti come ct della Seleçao

 

Brasile, l’ombra nera dell’esclusione da tutte le competizioni

 

Nel mese di novembre 2023 è scoppiato un vero e proprio terremoto senza precedenti in Brasile. Non tanto per lo scalpore in sé, visto che non è la prima volta che in Sudamerica ci sono anomalie al governo.

Come mai prima d’ora però, a causa di presunte irregolarità in merito alle elezioni presidenziali del 2022, la Fifa sta indagando sulla Confederazione Calcistica Brasiliana (CBF) – cosa che non aveva mai fatto con una federazione a lei affiliata.

Il rischio? L’esclusione dalla Copa Libertadores e dalla Recopa Sudamericana per i club brasiliani come Flamengo, Fluminense, Palmeiras e tanti altri, ma soprattutto l’impossibilità per selezione brasiliana come nazionale di partecipare alla Copa America 2024 – e forse addirittura ai Mondiali 2026. In forte bilico anche il futuro di Carlo Ancelotti, che a giugno 2024 avrebbe dovuto lasciare il Real Madrid per firmare con la Seleçao.

Come detto, oggi le incognite sono tante. Cosa accadrà ai giocatori, agli sponsor, ai diritti televisivi e alle bollette calcio già fatte? Impossibile saperlo ora.

 

Terremoto Brasile: cos’è successo tra Fifa, Conmebol e federazione

Nelle ultime settimane il governo brasiliano è stato letteralmente rivoluzionato. Tutto è cominciato quando l’ormai ex presidente Ednaldo Rodrigues è stato destituito dalla Federazione Calcistica Brasiliana per presunte irregolarità commesse durante le elezioni del 2022, tramite le quali è poi salito al potere. 

La Corte di Giustizia di Rio de Janeiro ha quindi indetto nuove elezioni entro 30 giorni dalla rimozione di Rodrigues, promuovendo temporaneamente José Perdiz come presidente ad interim. Questo fino a quando non ci sarà un nuovo leader nel massimo organo calcistico brasiliano.

Tutto è bene quel che finisce bene dunque, se non fosse che Fifa e Conmebol non riconoscono Perdiz come presidente della CBF: sia l’ente che rappresenta il calcio mondiale sia quello del calcio sudamericano hanno scritto una lettera alla federazione brasiliana minacciando di escluderla da tutte le competizioni.  

Per questo motivo, sono in atto vere e proprie indagini relative a Rodrigues e alle sue elezioni. A gennaio 2024 la Fifa farà visita in Brasile per accertarsi che la federazione non abbia mandato a casa l’ex presidente senza prove certe, ma se questo dovesse esser confermato allora l’intero paese – calcistico e non – sprofonderebbe nel caos.

 

Esclusione da tutte le competizioni per le squadre brasiliane: tutti i possibili scenari

Destituire un presidente senza giusta causa è un atto gravissimo, sia per la Fifa che per la Conmebol. Se le indagini non produrranno prove necessarie a giustificare quanto accaduto, gli scenari per il Brasile saranno a dir poco terribili.

Tanto per cominciare, le squadre di club non potranno partecipare a nessuna competizione al di fuori della propria nazione. La più famosa è la Copa Libertadores – la Champions League europea – ma anche la Recopa Sudamericana.

Ma non è tutto. Ci si aspetta infatti conseguenze terribili anche per la Seleçao. La nazionale brasiliana rischia di non poter partecipare alla Copa America 2024 in programma per il prossimo giugno e, se la situazione non dovesse esser risolta, neanche ai Mondiali 2026.

E Ancelotti? La scelta di dare la panchina verdeoro all’attuale allenatore del Real Madrid portava il nome proprio di Ednaldo Rodrigues. Essendo stato destituito però, è chiaro come questa strada tenderà a decadere. Il contratto di Carletto con i Blancos è in scadenza, ma senza una chiamata ufficiale – visto che lui non ha firmato niente con il Brasile – potrebbe anche arrivare una proposta di rinnovo. 

Per buona pace di chi voleva vedere Ancelotti allenare il Brasile già nella prossima Copa America, visto che oltre al tecnico italiano è la stessa Seleçao che rischia di non esserci.