Chi da piccolo non ha sognato di fare il calciatore? In Italia, essendo il calcio lo sport nazionale, è capitato alla maggior parte dei bambini. Questo desiderio, questa passione, questa ambizione poi sfumata per quasi tutti ha toccato inevitabilmente la passata generazione, quella presente e probabilmente toccherà anche quella futura.

Gianni Morandi diceva che solo “uno su mille ce la fa”. Magari fosse così. La proporzione di chi riesce ad arrivare fra i professionisti è decisamente inferiore rispetto a tutti quelli che ci provano fin dall’infanzia. Così è lo sport, così è la vita: non tutti sono nati per diventare calciatori, anzi.

Ciò che molti non considerano però è che esistono tanti altri modi per arrivare a vivere di calcio senza fare il giocatore professionista. Oggi infatti, anche grazie all’avvento delle nuove tecnologie, è crescente la domanda di nuove figure professioniste, per non parlare di tutti i tradizionali lavori “di campo” che non prevedono una corsa dietro al pallone – dall’allenatore al preparatore atletico.

La verità infatti è che dietro ad una squadra di calcio esistono molteplici professionisti in grado di svolgere un ruolo cruciale per il successo del club.

 

Non solo calciatori: le professioni che ruotano attorno al pallone

 

Allenatore, preparatore atletico e mental coach

La seconda figura che viene in mente quando si parla di calcio, dopo il giocatore chiaramente, è quella dell’allenatore. Di fatti, sempre più spesso oggi si vedono calciatore appendere gli scarpini al chiodo al termine della propria carriera e diventare allenatori, forti dell’esperienza maturata sul campo.

I tecnici hanno il compito – “ingrato” direbbe qualcuno – di dirigere una squadra a 360°. Oggi infatti, nonostante le figure attorno ai ragazzi siano sempre di più, agli allenatori professionisti è richiesto non solo di allenare i giocatori, ma di lavorare su tutti gli aspetti: tecnici, tattici, emotivi. Questo perché finalmente si è capita una cosa molto importante: prima di essere giocatori professionisti, quelli che scendono in campo sono persone.

L’evoluzione della medicina e della scienza poi, andata di pari passo con le nuove scoperte sul corpo umano, hanno spiegato anche a chi vive di calcio come sia fondamentale trattare a dovere il fisico dei giocatori. La preparazione atletica e l’esercizio puramente fisico, infatti, sono tanto importanti quanto l’allenamento classico svolto con il pallone: qui dunque subentra la figura del preparatore atletico, che ha il compito di concentrarsi sul benessere fisico dei giocatori aiutandoli ad ottenere il massimo dalle loro prestazioni e prevenendo infortuni.

Allo stesso tempo però, i giocatori devono saper lavorare anche sulla propria testa. Oggi infatti il calcio sottopone giovani atleti a sfide complicate in termini di ansia e stress: in questo senso quindi diventa utilissimo avvalersi del cosiddetto “mental coach”, una sorta di “allenatore della mente” che svolge il ruolo di gestire il benessere psicologico dell’atleta di fronte ad una competizione.

 

Match analyst, talent scout, direttore sportivo e tanti altri

Con l’avvento delle nuove tecnologie e degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, il calcio oggi deve abbracciare molteplici figure professionali, ognuna specializzata in un settore tecnico fatto di calcoli matematici, statistiche accurate ed elevata capacità di interpretazione dei numeri.

Fra questi emerge sicuramente il match analyst, che ha il compito di analizzare ogni tipo di dato: dai singoli giocatori all’intera squadra, dagli allenamenti alle partite, dalle tattiche di gioco ai valori fisici, dalle strategie avversarie agli schemi da studiare. Queste informazioni poi vengono trasmesse direttamente all’allenatore, che le traduce ai suoi giocatori in campo.
Di simile logica, è il lavoro dei consulenti di marketing, che si occupano di gestire gli accordi commerciali che donano linfa al settore – come ben sa chi già lavora con il codice affiliazione Goldbet. I bookmaker, infatti, lavorano e basano le quote sui dati che emergono da ogni match e negli ultimi anni anche l’affiliation marketing si è avvicinato al calcio.

Simile a questo è il ruolo del talent scout, che analizza statistiche e migliaia di video con un obiettivo ben preciso: fare calciomercato. Il suo compito è quello di ricercare materiale e studiarlo, in modo tale da presentare una panoramica completa dei giocatori d’interesse per il club di riferimento. Una volta fatto ciò, si confronta col proprio allenatore, con gli analisti e con il proprio direttore sportivo – una figura importantissima all’interno di una società, che ha il compito di gestire ogni dinamica interna al club (a partire proprio dalle sessioni di mercato) per volere diretto del presidente.

A questi poi si aggiungono tantissime altre figure: dai responsabili del marketing ai procuratori, dagli addetti stampa ai direttori finanziari, e molti altri ancora. Questo perché il calcio è un’industria che coinvolge una vasta rete di professionisti, ognuno dei quali svolge un ruolo fondamentale per il successo della squadra in cui milita.