Tutto sulla squadra di calcio Carpi Football Club 1909
L’A.C. Carpi calcio è una squadra di calcio fondata nel 1909 a Carpi, in provincia di Mantova, e attualmente milita nel campionato di Serie D italiano. Grazie all’ottimo campionato disputato nella stagione 2023-2024, il Carpi è riuscito a conquistare l’accesso alla Serie C, ovvero alla terza divisione professionistica del campionato di calcio italiano.
Nei suoi oltre 110 anni di storia, il Carpi ha cambiato più spesso denominazione fino a quella attuale e solo una volta la squadra del comune emiliano è riuscita ad ottenere la promozione in Serie A.
Per la maggior parte della sua storia, il Carpi ha galleggiato tra la serie C e la serie D, solo in rare occasioni è riuscito a salire nelle categorie superiori.
Dove gioca il Carpi Football Club 1909?
Il Carpi Football Club 1909, all’inizio della sua storia centenaria, ha utilizzato come spazio di gioco un’area situata fuori le mura della porta di Mantova, ovvero un foro boario. In seguito alla conclusione della Grande guerra venne realizzato un primo campo, grazie anche all’abbattimento delle mura cittadine.
Bisognerà aspettare l’estate 2016, quando sarà ufficializzato l’accordo tra il Club emiliano e il comune di Carpi, per vedere la squadra utilizzare un impianto già esistente, ovvero il Cabassi. La struttura sarà sottoposta a lavori di ristrutturazione, grazie ai quali sarà possibile accogliere un numero maggiore di spettatori realizzando, una nuova curva con circa 2000 posti.
Complessivamente l’impianto di Cabassi è in grado di ospitare poco più di 5175 posti, record che è stato registrato il 4 giugno 2017, in occasione dell’andata della finale di play-off di serie B contro il Benevento, terminata 0-0.
Fondazione e curiosità del Carpi Calcio
Fondato nel 1909, il Carpi calcio ha avuto la sua prima sede ufficiale in piazza Vittorio Emanuele presso il “Caffè degli Svizzeri”. La Fondazione è avvenuta ad opera dello studente Adolfo Falconi. Dopo i primi anni di attività occasionale, nell’annata 1913-1914, la società calcistica Jucunditas Carpi partecipa per la prima volta al campionato ufficiale, ovvero quello di promozione. L’anno successivo il Carpi riesce a vincere il girone e a passare alla fase finale contro il Verona.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale vengono interrotti tutti i campionati di calcio, fino alla 1919, quando le attività riprendono con il Carpi che, nel frattempo, ha cambiato denominazione in A.C. Carpi.
In questa data la società emiliana viene ammessa al campionato di Prima categoria, ovvero la massima serie dell’epoca. La prima categoria in quel periodo era strutturata in campionati regionali e solo le prime due in classifica di ogni campionato potevano qualificarsi alla fase nazionale che permetteva di vincere lo scudetto.
Il Carpi, per ragioni regionali, viveva all’ombra di società di calcio di alto valore come Bologna e Modena, per questo motivo non riusciva mai a superare la fase regionale e addirittura nel campionato 1920-21 si classifica all’ultimo posto retrocedendo in promozione, anche se fu successivamente ripescato.
L’anno successivo le due società emiliane più importanti, il Bologna e il Modena, decisero di non partecipare al campionato Figc per protesta. Ma anche l’assenza dei grandi club non portò alcun vantaggio al Carpi che non riuscì a qualificarsi al girone finale. In compenso, il Carpi riesce a partecipare alla prima edizione della Coppa Italia, ma viene eliminato al secondo turno.
Grazie al Compromesso Colombo si riuscirono a unificare i campionati, con la costituzione della prima divisione nord formata da sole 36 squadre. Questo compromesso determina la retrocessione a tavolino di alcune società tra cui il Carpi.
In seconda divisione, il Carpi disputa un ottimo campionato nell’annata 1922-23. Negli anni successivi il Carpi si rende protagonista di diverse stagioni in Prima divisione con piazzamenti incostanti: nel 1934 retrocede addirittura in Seconda divisione emiliana.
Tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta, l’A.C. Carpi ha disputato diversi campionati in prima divisione, ma ha anche ottenuto una retrocessione sul campo in Seconda divisione Emiliana. Nella stagione 1935-1936, il Carpi vince il campionato Emiliano di Prima divisione riuscendo ad ottenere la promozione in Serie C. L’approdo nella terza divisione del campionato di calcio italiano ha visto il Carpi vivere stagioni altalenanti, con salvezze sofferte. I campionati migliori del periodo successivo alla Seconda guerra mondiale furono quelli 1940-41e 1942-43, quando il Carpi raggiunge, in entrambi i casi, il quinto posto nel proprio girone di serie C.
Il primo campionato che viene disputato nell’immediato dopoguerra vede il Carpi ancora in Serie C, con addirittura la possibilità di approdare in serie B: sogno infranto da un’esclusione dalle finali per la promozione, a causa di un’accusa per corruzione mai dimostrato. Successivamente, il Carpi vive diversi anni di crisi che culminarono nella retrocessione in Prima Divisione Emiliana, nel campionato 1947-48.
Il trentennio che va dal 1950 al 1980 vede il Carpi galleggiare tra la Prima divisione Emiliana e la serie C, con clamorosi scivoloni in Serie D. Il punto più alto della storia del Carpi viene toccato nella stagione 2014-2015, con la storica promozione nella massima serie del campionato di calcio italiano. Il campionato viene disputato con Fabrizio Castori in panchina, che adotta un modulo che è l’emblema del calcio verticale: il 4-4-1-1.
Alla fine del girone di andata la squadra emiliana è al comando della classifica con 9 punti di vantaggio sul Bologna. Il girone di ritorno confermerà la forza della squadra Biancorossa che, con il pareggio casalingo a reti inviolate contro i Bari, ottiene la matematica promozione in Serie A.
Il primo punto della storia del Carpi, in Serie A, viene conquistato nella terza giornata del campionato 2015/2016 contro il Palermo, grazie al pareggio per 2-2. Nel corso della prima stagione nella massima divisione del campionato di calcio italiano i biancorossi sono allenati ancora da Castori, sostituito per un breve periodo da Sannino che, al debutto, ottiene anche la prima vittoria della formazione Emiliana.
Dopo un difficile girone d’andata, il Carpi comincia a regalare soddisfazione ai tifosi durante il girone di ritorno, ma purtroppo questo non gli impedirà di retrocedere dopo appena un anno.
Nella stagione 2016-2017, il Carpi torna in serie B conquistando il settimo posto e l’accesso ai play-off di Serie A. La speranza di rivedere di nuovo la compagine Emiliana nella massima serie del campionato di calcio italiano, svanisce in seguito la sconfitta per 1 a 0 rimediato contro il Benevento.
L’anno successivo il Carpi termina il campionato di Serie B all’undicesimo posto, mentre la stagione successiva si rivela particolarmente difficile per la squadra emiliana che termina il campionato l’ultimo posto, con soli 29 punti, e la retrocessione in Serie C. Successivamente il Carpi sarà escluso dai campionati professionistici e ripartirà dalla Serie D fino a quando, nella stagione 2023-2024, riesce ad agguantare la vittoria del girone D, all’ultima giornata di campionato, ottenendo la qualificazione Serie C, dopo tre anni.
A.C. Carpi calcio: squadra e rosa
L’Associazione Calcio Carpi ha una rosa composta da 25 giocatori, la cui età media è di 22,8 anni. Ci sono 4 stranieri in squadra, per una percentuale che corrisponde al 16 % della rosa complessiva.
L’attuale allenatore del Carpi è Christian Serpini, che ha a disposizione una squadra giovane che probabilmente sarà rimodellata nel corso della sessione di calciomercato estivo, in vista della prossima stagione in cui, la squadra emiliana militerà nella terza categoria del campionato di calcio italiano.
In base all’attuale rosa, il giocatore che ha il valore di mercato più alto è Simone Saporetti, l’ala destra acquistata dall’AC Trento nell’agosto 2023, a titolo gratuito. Il valore del cartellino del giocatore 26enne è di circa 175.000 euro.
Anche la punta centrale Abdoulaye Sall ha un valore di mercato abbastanza alto, pari a 125 mila euro, ma il contratto è in scadenza al 30 giugno 2024. Se non dovesse rinnovare, con ogni probabilità andrà via dal Carpi a parametro zero.
Anche Marco Foropani, il centrale di difesa acquistato dall’Adriese, ha un valore di mercato che si aggira intorno ai 125.000 euro, così come Tommaso Cecotti, il terzino destro del Milan Primavera.
Colori e maglia del Carpi Football Club 1909
L’AC Carpi ha uno stemma ufficiale, utilizzato dal 2022, composto da uno scudo dove sono presenti due strisce rosse orizzontali e la testa di un falco. Nella parte alta dello scudo campeggia la denominazione della società di calcio emiliana.
L’inno ufficiale del Carpi si intitola “Forza Carpi” ed è stato realizzato dall’orchestra “Gli amici di Carpi”. Nel 2015, il Carpi ottiene la promozione in Serie A e, in tale occasione, esce un nuovo inno ufficiale scritto da Paolo Belli, che interpreta anche l’inno della Juventus. In questo caso, però, l’inno è accompagnato da un coro formato dai calciatori bianco rossi, che cantano insieme al cantautore Valerio Carboni.
La divisa principale del Carpi inizialmente prevedeva l’utilizzo di una maglia di colore bianco con fregi rossi. Nel corso degli anni sono stati apportate numerose modifiche, fino a quando il colore dei fregino che i calzoncini e calzettoni diventano neri. Verso la fine degli anni ’50, calzoncini e calzettoni diventano di nuovo bianchi, tanto che la stampa locale inizia a chiamare la squadra emiliana utilizzando l’appellativo “Bianchi”.
All’inizio degli anni Settanta, sulla divisa del Carpi compare una striscia verticale Rossa abbinata al Bianco, è a partire da questo periodo che i colori ufficiali della squadra emiliana saranno il bianco e il rosso. La divisa ufficiale di solito è bianca con inserti rossi, mentre la seconda divisa ha i colori invertiti e vede predominare il rosso.
Carpi calcio e tifosi: il ruolo degli Ultras
Verso la fine degli anni Settanta nascono i primi gruppi organizzati, ovvero gli ultras del Carpi. L’evento corrisponde con la promozione della squadra emiliana in Serie C (1979). Il primo gruppo ultras carpigiano si chiama Panthers, la cui bandiera rappresentativa è caratterizzata da due strisce bianche e rosse orizzontali, con sopra la scritta in nero.
Il tifo organizzato è costituito principalmente da giovani ragazzi fieri della promozione della squadra della propria città nella terza divisione del campionato di calcio italiano. Nel corso degli anni, il tifo organizzato del Carpi ha attraversato momenti duri con la squadra Emiliana che ha militato per un decennio in Serie D: un campionato non particolarmente attrattivo.
Per questa ragione molti ragazzi iniziano a tifare per Bologna e Reggiana che, ai tempi, erano gemellate con il Carpi. La promozione in Serie B prima e in Serie A, dopo, è stato senza dubbio il momento più gioioso per società e tifosi, anche se è durato decisamente poco.