Il Volksparkstadion è non solo un centro per lo sport e l’intrattenimento ad Amburgo, ma anche un simbolo della ricca storia calcistica della città.
Con la sua moderna infrastruttura e la capacità di ospitare grandi eventi, nonché 57.000 spettatori, è da sempre uno degli stadi più importanti della Germania e della Bundesliga, la massima serie del campionato di calcio tedesco, che permette l’ingresso ai primi classificati l’ingresso in Champions.
Vediamo qualche curiosità sullo storico stadio del Volksparkstadion che sarà anche uno dei protagonisti degli Europei 2024, di cui si parla in questo articolo di Betway Insider, blog del portale omonimo che segue le principali statistiche e quote per EURO 2024 in tempo reale.
L’orologio dei record: il Bundesliga Uhr
In pochi conoscono la storia del Bundesliga Uhr, l’orologio dei record altrimenti detto. Si tratta di un orologio che è stato installato all’interno del Volksparkstadion nel 2003, come vanto per la gloriosa storia della società dell’Hamburger Sport-Verein, o più semplicemente, in italiano, dell’Amburgo.
Ma qual è questa storia?
L’Amburgo, fino il 2018, ha detenuto un record di presenze in Bundesliga, Il massimo campionato professionistico della Germania, nato nel 1963 e inizialmente disputato nelle Germania dell’ovest.
Un traguardo questo, che nemmeno il Bayern Monaco ha potuto raggiungere.
L’Amburgo, infatti, si è battuto per ben 55 campionati dagli esordi della Lega lottando per la vittoria. Una presenza la sua, molto forte in Bundesliga.
Questa incredibile storia è però finita il 12 maggio del 2018, giorno in cui dicevamo, è stato anche spento l’orologio.
I neroazzurri retrocedettero dopo esattamente 54 anni, 261 giorni, 0 ore, 36 minuti e 2 secondi dalla prima gara in Bundesliga, tempo segnato fino quel momento dall’ Uhr del Volksparkstadion.
Un duro colpo per i tifosi della squadra, alcuni di questi in lacrime e commossi durante lo spegnimento dell’orologio.
Non solo lo spegnimento: c’è chi voleva disinstallarlo completamente, poiché lo riteneva una presenza ingombrante che non faceva bene alla società. È il caso di Berndt Hoffmann, amministratore delegato del club, il quale sosteneva che l’orologio portasse sfortuna e non facesse bene ai tifosi.
Il Volkspark, lo stadio nato dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale
L’iconico stadio non è solo stato reso celebre dal suo orologio, ma anche dalla sua stessa storia.
Il Volksparkstadion è stato infatti eretto sulle ceneri del precedente Bahrenfelder Stadion, che poteva ospitare circa 25.000 spettatori e che fu raso al suolo durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
I cittadini si affezionarono subito al nuovo e moderno stadio e quando l’Amburgo, si mosse presso quell’imponente struttura, questo diventò ancora più iconico.
Nel 1963, proprio in concomitanza con la sua prima qualificazione in Bundesliga, l’Amburgo fece del Volkspark il suo nuovo stadio.
Ma vi siete chiesti cosa significa “Volkspark” in tedesco? Significa “Stadio Parco del Popolo”, proprio a significare quanto fosse forte il legame che i cittadini provavano verso questo nuovo punto di riferimento. Immaginiamo il clima, quello della seconda grande guerra che sconvolse l’Europa e immaginiamo la voglia di ricominciare a vivere e a sognare.
Il calcio occupa da sempre una posizione molto importante nell’immaginario collettivo e aiutò i tifosi a guardare avanti.
Lo stadio dei mondiali
Ma non è tutto per il Volkspark. In ottica di riammodernamento, l’Amburgo decise, prima del Mondiale 2006, di acquistare lo stadio e ricostruirlo per la terza volta, facendolo diventare lo stadio del loro club a tutti gli effetti.
La vecchia struttura fu demolita.
L’obiettivo, oltre a far innamorare nuovamente i tifosi e fornire alla Federcalcio Tedesca uno stadio moderno per i Mondiali di calcio.
E così fu un nuovo inizio per il Volkspark, che oggi è conosciuto per la sua maestosità in tutta Europa.
Oggi qui si ospitano partite importanti e sarà sede degli europei 2024.
Se vuoi arrivare al Volkspark puoi usare anche tranquillamente i mezzi, prendendo le linee S-Bahn S3 o S21 in direzione Stellingen o Eidelstedt. Ancora, in macchina è facilmente segnalato in autostrada, ma si consiglia di arrivare con largo anticipo per parcheggiare e accedere, a causa dell’immensa coda di tifosi.